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Situazione primaverile in quota - Analisi degli incidenti da valanga al Passo Flim (Val d`Ultimo) e al Dosso di Dentro (Roja)

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  Breve retrospettiva e situazione attuale Durante lo scorso fine settimana un fronte in arrivo da Est e Nord-Est ha portato delle nevicate soprattutto lungo la cresta di confine e nella zona dell'Ortles. Localmente sono caduti fino 40 cm di neve fresca presso la stazione di Madriccio, a 2825 m, a Solda. Differenza dell'altezza del manto nevoso nelle 72 ore, tra le giornate di sabato 29.03 e lunedì 31.03. I valori indicati nei cerchi indicano le differenze di altezza del manto nevoso osservate presso le stazioni di misura (la differenza comprende l'assestamento del manto nevoso e il trasporto della neve da parte del vento ), la mappa viene ottenuta interpolando i valori spazialmente. Viene considerata anche la quota nell'interpolazione dei valori. A seguito delle nevicate, accompagnate da vento a tratti tempestoso proveniente dalle direzioni settentrionali, nelle aree più colpite delle precipitazioni è stato raggiunto un grado di pericolo 3-marcato, con p...

Analisi dell'incidente da valanga Monte Corno (Rio Bianco, Valle Aurina) e breve analisi della situazione valanghiva attuale

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 Come riportato nell'ultimo post del blog, il 19 marzo si è verificato un incidente da valanga mortale nella zona del Monte Corno, a Rio Bianco. Dinamica dell'incidente Due scialpinisti stavano scendendo dal Monte Corno verso Rio Bianco, quando una valanga di neve a lastroni si è staccata a circa 2340 metri, su un pendio esposto a nord-ovest con inclinazione di 42°, e ha trascinato uno dei due sciatori. Ai piedi del pendio si trovava una conca (trappola morfologica) in cui lo sciatore è stato sepolto dalla massa di neve, con elevata profondità di seppellimento. Il secondo scialpinista e altri due testimoni hanno immediatamente soccorso lo sciatore; purtroppo non è stato possibile salvargli la vita. La valanga si è innescata in un pendio estremamente ripido, e si è arrestata in un terreno parzialmente pianeggiante. Ciò ha permesso l'accumulo di grandi quantità di neve nel deposito. (Foto: Soccorso alpino Campo Tures, 19.03.2025) Rilievo nella zona dell'i...

La situazione valanghiva deve essere valutata con attenzione

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 Le nevicate della scorsa settimana hanno determinato numerose valanghe spontanee e una situazione valanghiva critica. Dopo un lento miglioramento, sono attese delle nevicate nel fine settimana. Retrospettiva e stato attuale Come descritto nell'ultimo post del blog, nella scorsa settimana da lunedì 10 marzo ha nevicato ripetutamente in provincia. La neve fresca ha continuato ad accumularsi, e durante il fine settimana sono cadute le ultime nevicate. Gli osservatori nivologici di Monte Cuzzo (2010 m), Ciampinoi (2150 m) e Frontana Bianca (1890 m) hanno misurato rispettivamente 49 cm, 32 cm e 29 cm di neve fresca da venerdì mattina a lunedì mattina. Durante tutta la settimana le nevicate sono cadute a carattere di rovescio , come accade spesso in primavera: a questa tipologia di precipitazione è spesso associata una certa incertezza nella previsione . Le precipitazioni variavano molto a livello locale e la previsione della quantità di neve fresca era spesso incerta (a li...

Tempo umido e nevicate: il pericolo di valanghe diventa marcato

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 Mentre l'ultimo fine settimana era ancora caratterizzato da giornate soleggiate, Firn nei pendii meridionali e neve polverosa in quelli settentrionali, domenica pomeriggio sono arrivate le prime nuvole. Sono state un presagio del primo dei numerosi eventi di precipitazione di questa settimana. Lo scorso fine settimana era possibile trovare ancora della bella neve polverosa sui pendii esposti a nord e riparati dall'azione del vento. Nei versanti sud, invece, si poteva sciare su del bel Firn. (Foto: Malga Ebenbergalm, Val Sarentino, Servizio Prevenzione Valanghe, 09.03.2025) Ha iniziato a nevicare nella notte tra domenica e lunedì, soprattutto nelle aree esposte allo stau da sud. Le nevicate non sono state tuttavia consistenti: sono caduti al massimo tra 10 e 15 cm di neve fresca. Dopo un breve miglioramento, il tempo è ritornato ad essere instabile, ma le successive nevicate non sono state però omogenee. Mentre il nostro osservatore a Melago, ad esempio, ha potuto misu...

Pericolo di valanghe generalmente debole - Tre brevi analisi degli incidenti da valanga avvenuti nel Latemar, Dolomiti di Sesto e Braies

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 La situazione valanghiva è migliorata continuamente negli ultimi giorni, e i punti pericolosi sono rari. Il pericolo di valanghe aumenta nella seconda parte della giornata a causa del problema di neve bagnata, mentre il vento ha causato localmente la formazione di alcuni accumuli di neve ventata. Da lunedì prossimo il tempo sarà variabile con neve fresca. A metà della scorsa settimana, nelle zone centrali e orientali della provincia si sono verificate delle nevicate, talvolta a carattere di rovescio nevoso. Le precipitazioni a carattere di rovescio sono tipiche della stagione calda, alla quale ci stiamo avvicinando sempre di più, ma può accadere anche in altri periodi che le precipitazioni possano variare notevolmente a scala locale. Evoluzione dell'altezza del manto nevoso nelle varie stazioni. A metà della scorsa settimana (26 febbraio), era presente un po' di neve fresca in tutte le stazioni, ma solo pochi centimetri a Pian dei Cavalli in Val d'Ultimo (rosso) e...

Attenzione agli strati deboli persistenti e agli accumuli di neve ventata recenti

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 Dalla serata di ieri, martedì 25 febbraio, un fronte freddo ha portato delle deboli nevicate in provincia: fino ad ora sono caduti fino a 15 cm di neve fresca, prevalentemente nella parte orientale della provincia. Durante le nevicate il vento soffiava con intensità moderata in quota, determinando la formazione di accumuli di neve ventata per lo più piccoli riconoscibili dall'escursionista esperto. In seguito a questa nevicata la coesione del lastrone di neve sulla superficie del manto nevoso è aumentata, e di conseguenza la proprietà del lastrone di propagare un'eventuale frattura in uno strato debole nel manto nevoso. La stratificazione del manto nevoso rimane comunque sfavorevole , con strati deboli a cristalli sfaccettati inglobati nel manto nevoso. Questa nevicata ha perciò determinato un problema valanghivo di neve ventata, e in più ha accentuato il problema valanghivo latente di strati deboli persistenti . Il deterioramento della stabilità del manto nevoso è co...

Debole o moderato pericolo di valanghe

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 Le condizioni per le gite di scialpinismo sono generalmente favorevoli, ma il problema latente di strati deboli persistenti e i duri accumuli di neve ventata devono essere valutati con attenzione. Il pericolo di traumi e lesioni dovuto alle rocce affioranti è superiore al pericolo di seppellimento. Dall'ultima pubblicazione nel blog il manto nevoso si è lentamente assestato, ed attualmente il pericolo di valanghe è debole (grado 1) in provincia, salvo in alta Val Venosta dove è moderato (grado 2). Il problema di strati deboli persistenti è sempre presente, ma meno pronunciato: le valanghe a lastroni asciutti possono essere distaccate solamente a livello isolato, questi punti pericolosi si trovano soprattutto nei pendii estremamente ripidi e ombreggiati al di sopra dei 2400 metri circa e sono difficilmente individuabili. Il manto nevoso è fortemente variabile a livello locale, e spesso non è molto profondo. È necessario tenere perciò anche in considerazione il pericolo...