Post

Con neve fresca aumento del pericolo di valanghe in quota

Immagine
 Con una perturbazione in arrivo da sud domani cadrà della neve fresca al di sopra dei 1900-2300 m. Soprattutto nelle aree più colpite dalle precipitazioni è importante prestare attenzione al pericolo di valanghe nei prossimi giorni! Nelle ultime due settimane si sono verificate nevicate in montagna con tempo instabile . La maggior parte delle stazioni automatiche non misura più neve al suolo, mentre le poche stazioni poste a quote più elevate mostrano ancora queste nevicate; nel complesso sono disponibili pochi dati sulla copertura nevosa . Nella stazione di Madriccio a Solda, a 2825 m, si può vedere dalla linea dell'altezza della neve (linea rosa in alto) che sono avvenute ripetute nevicate. La neve non ha ancora iniziato a fondere velocemente (le basse temperature e le nuvole hanno limitato la fusione). Negli ultimi giorni, il vento da nord-ovest è stato a tratti forte e ha trasportato la neve. Attualmente in alta montagna sono presenti condizioni invernali . Ad alt...

Settimana umida e nevicate in alta quota

Immagine
 Attualmente il servizio prevenzione valanghe dispone di pochissime segnalazioni dal territorio; il pericolo di valanghe deve essere valutato attentamente in loco. Dopo un finesettimana nel quale era possibile svolgere ancora delle gite di scialpinismo primaverile, durante questa settimana delle masse d'aria umida provenienti da sud hanno portato delle nevicate a carattere di rovescio in alta quota: il limite delle nevicate e le quantità di neve fresca caduta erano spesso eterogenei, come tipicamente avviene in primavera. Dati della stazione nivometeorologica Madriccio, a 2825 m. Si nota come per gli ultimi giorni la tempeatura dell'aria fosse prossima alla temperatura di rugiada durante la notte, condizione che indica una notte abbondantemente nuvolosa. Negli ultimi 4 giorni si sono verificate ripetute precipitazioni presso la stazione, ma l'altezza del manto nevoso non è aumentata significativamente a causa dell'alta umidità della neve fresca. Attualmente p...

Condizioni primaverili in quota - Fine dell'emissione del bollettino valanghe

Immagine
 Con la giornata di oggi, mercoledì 30 aprile, viene emesso l' ultimo bollettino valanghe della stagione invernale 2024-25. Se avverranno cambiamenti rilevanti nella situazione valanghiva, gli aggiornamenti verranno pubblicati nel blog. Dall'ultimo post del blog la situazione valanghiva non è cambiata in modo significativo. Gli accumuli di neve ventata recenti si sono stabilizzati rapidamente, e sono instabili solamente a livello molto isolato in alta montagna nei pendii ombreggiati. Il pericolo di valanghe deriva dal problema valanghivo di neve bagnata, ed aumenta nel corso della giornata . Un campo di alta pressione sta garantendo giornate soleggiate e notti privi di nuvole: il manto nevoso può rigelare bene durante la notte ed il pericolo di valanghe è debole al mattino, ed aumenta nel corso della giornata a causa dell'aumento delle temperatura e della radiazione solare. Le valanghe possono essere per lo più solo di piccole dimensioni. Il manto nevoso di n...

Attenzione alla neve bagnata e alla neve ventata in alta quota

Immagine
 Il servizio prevenzione valanghe dispone di limitate segnalazioni dal territorio, è opportuna pertanto un'attenta valutazione locale del pericolo di valanghe. Retrospettiva Nella giornata di giovedì 17 aprile è caduto più di mezzo metro di neve fresca in alta quota, mentre al di sotto dei 2200 m ha piovuto intensamente. Sono stati particolarmente investiti dalle nevicate il gruppo dell'Ortles e le Dolomiti; il vento a tratti tempestoso ha determinato la formazione di accumuli di neve ventata instabili soprattutto in alta montagna nei pendii ombreggiati, mentre con l'umidificazione del manto nevoso causata dalla pioggia e dall'alta umidità dell'aria si prevedevano valanghe spontanee di neve bagnata soprattutto nei pendii esposti a est, nord e ovest ad alta quota. Nelle aree più colpite dalle nevicate era stato raggiunto il grado di pericolo 3, marcato . Altezza totale di precipitazione in mm per la giornata di giovedì 17 aprile. Le aree piu colpite d...

Il problema valanghivo di neve bagnata ha determinato condizioni critiche

Immagine
 La neve ventata ha determinato un aumento del pericolo di valanghe in alta montagna, mentre alle alte quote il pericolo di valanghe era determinato dal problema valanghivo di neve bagnata: le valanghe di neve bagnata deli ultimi giorni avevano causato una situazione critica. Le condizioni per le escursioni erano sfavorevoli. Retrospettiva settimanale Mentre sabato 12 aprile era ancora possibile trovare ottime condizioni per le gite di scialpinismo primaverile, l'ingresso di masse d'aria sempre più umida e le alte temperature (quota dello zero termico prossima a 3000 m) a partire da domenica hanno determinato un progressivo aumento nel pericolo di valanghe di neve bagnata: nel corso della giornata di domenica è stato raggiunto il grado di pericolo 3, marcato , al di sotto dei 2800 m a tutte le esposizioni. Buone condizioni per le gite di scialpinismo presso la cima Vordere Kitzkogel, in alta Val Passiria (Foto: Ludwig Gorfer, 12.04.2025). A partire da domenica...

Dopo una settimana relativamente fresca, ritorno di condizioni primaverili in quota

Immagine
  Breve retrospettiva Dopo la giornata di sabato 05 aprile, per la quale nel pomeriggio era stato previsto un grado di pericolo 2-moderato a causa del problema valanghivo di neve bagnata, il calo delle temperature in quota e l'arrivo di masse d'aria asciutta avevano determinato una situazione valanghiva poco pericolosa, con debole pericolo di valanghe. Le poche segnalazioni pervenute dal territorio confermavano il debole pericolo di valanghe, e descrivevano come fosse possibile trovare neve polverosa solamente nei pendii esposti a nord e riparati dal vento, mentre nelle altre esposizioni era possibile sciare su un ottimo firn. Il problema di strati deboli persistenti non era più riscontrabile se non a livello isolato, e le condizioni erano buone per le gite di scialpinismo primaverili. Valanga a lastroni innescata probabilmente dal crollo di un seracco, a Melago in alta Val Venosta. Il grande sovraccarico necessario per il distacco di questa valanga conferma la buo...