Poca neve e tanto sole

L'inverno in Alto Adige sta mostrando segni di cedimento, con la primavera che bussa prepotentemente alla porta

https://lawine.tirol.gv.at/data/grafiken/540/standard/monat/STI_pizlaila.png
Dati stazioni meteo di Piz la Ila e Piz Pisciadù per il mese di febbraio

Dal grafico si evince che l'ultima nevicata di un certo rilievo risale oramai ad inizio febbraio e che da allora la tempartura é rimasta abbastanza alta. Tuttavia, complice anche il forte Föhn da nord, la temperatura di rugiada era costantemente al di sotto della temperatura dell'aria, ciò ha permesso al manto nevoso di rimanere generalmente asciutto.
Per il prossimo fine settimana é previsto un calo delle temperature in quota.

Che il vento in questo mese ha soffiato con una certa forza, lo dimostra anche il malaugurato destino che é capitato alla  nostra stazione metereologica sulla Cima Undici, danneggiata in seguito al cedimento strutturale del palo in acciaio. Nel frattempo la stazione é stata messa in sicurezza e sará reinstallata questa estate.

Cima Undici: stazione meteo danneggiata dal vento


Incidente a Riva di Tures


Con il rialzo termico aumenta anche il rischio di valanghe di neve bagnata e valanghe per slittamento di neve. Lo hanno scoperto a proprie spese alcuni alpinisti lunedì 18 febbraio a Riva di Tures. Questi si trovavano all'attacco di una cascata ghiacciata, quando uno di loro é stato investito da una valanga staccatasi dall'alto. Fortunatamente é rimasto sepolto solo dalla vita in giù e, illeso, è riuscito a liberarsi senza l'intervento dei soccorsi.



Cono di deposito dell'incidente valanghivo Riva di Tures ( foto: stazione forestale Campo di Tures)





Tracciato della valanga di Riva di Tures

Situazione del manto nevoso

La quasi totale assenza di precipitazioni nevose di rilievo, le temperature alte e il forte vento sono i principali fattori che hanno plasmato il manto nevoso nel mese di febbrario.

Di conseguenza, a fondovalle la neve é pressochè assente. Generalmente nelle aree settentrionali é presente più neve che a sud. In seguito alle alte temperature, sulle esposizioni meridionali il manto si puó presentare umido fino ai 3000 m di quota, mentre sulle esposizioni settentrionali al di sopra del limite del bosco il manto é generalmente freddo e asciutto. Zone esposte al vento si presentano spesso erose fino al suolo mentre nelle tipiche aree di deposito si trovano spesso duri accumuli di neve ventata. Sui versanti in ombra la superficie è a tratti dura e gelata, elemento da tenere in considerazione, per evitare il rischio di scivolamento e caduta, specialmente in zone esposte. 
Analisi del manto nevoso mostrano una situazione generalemente abbastanza favorevole. Mentre da un lato la base debole é spesso formata da cristalli angolari e brine di profonditá a debole coesione, dall'altro bisogna tenere conto dei test di stabilitá svolti e delle comunicazioni ricevute, che  mostrano una scarsa propensione alla propagazione di una frattura, anche a causa  della grande disomogeneitá del manto nevoso. 


Profilo del manto nevoso a Forcella Valdurna del 26.02.2019


Condizioni del manto nevoso: Si nota la superficie gelata e le zone di cresta quasi completamente erose (26.02.2019, Forcella Valdurna)
 Previsioni per i prossimi giorni

Nei prossimi giorni non sono previsti sostanziali cambiamenti. Si prevede un calo delle temperature in quota e una perturbazione che interesserá le aree settentrionali con apporti di precipitazioni irrelevanti. Le condizioni rimangono quindi abbastanza favorevoli, tuttavia vi invitiamo a consultare come sempre il nostro report valanghe per avere le informazioni più aggiornate.

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