Il tempo turbolento lascia il segno nel manto nevoso
Il fronte freddo che la scorsa settimana ha attraversato la provincia da nord-ovest ha portato un calo delle temperature, in montagna anche fino a oltre 10° C. Questo ha portato ad una diminuzione del pericolo di valanghe di neve bagnata alle quote medie, ma al di sopra del limite del bosco, il pericolo di valanghe è aumentato per il vento tempestoso e la neve fresca, soprattutto sulla cresta principale delle Alpi. Il pericolo di valanghe ha raggiunto il suo apice giovedì (6 febbraio) ed è salito a marcato grado 3 nelle zone settentrionali della provincia. Con l'assenza di vento e il tempo soleggiato dei giorni successivi, il pericolo di valanghe è gradualmente diminuito di nuovo.
All'inizio di questa settimana la tempesta "Sabine" ha raggiunto l'Alto Adige. Soprattutto sulla cresta principale delle Alpi, ci sono state delle nevicate con apporti compresi tra 10 e 30 cm.
differenza dell'altezza neve in 72 ore (12/02/2020) |
A Vernago in Val Senales (1950 m) si sono misurati 23 cm di neve fresca (al 12/02/2020) |
Inoltre, il tempo è tornato ad essere tempestoso. Sia nelle valli che in montagna il vento soffiava forte da nordovest. Sulla cima Beltovo a Solda (3328 m) martedì mattina sono state misurate raffiche fino a 191,1 km/h. Anche nelle località di valle, martedì sono state registrate velocità massime di 70,9 km/h a Pianizza di Sopra vicino a Caldaro (495 m). Il vento forte causa un continuo trasporto della neve, rendendo difficile misurare con precisione la quantità effettiva di neve fresca.
La velocità della raffica di vento misurata sulla Cima Beltovo a Solda ha raggiunto una punta di 191,1 km/h |
Il forte influsso del vento si può notare anche dalle zone completamente erose (Val Passiria 13/02/2020) |
In generale, il manto nevoso è molto vario a breve distanza. A causa delle temperature miti e delle piogge di inizio febbraio, nel manto nevoso si trovano cristalli con le classiche forme da fusione. Con la successiva depressione nord-occidentale, la neve fresca fredda si è depositata sul vecchio e relativamente caldo manto nevoso. Il forte vento ha causato una ridistribuzione della neve ed ora il manto nevoso al suolo varia tra zone completamente erose e scoperte a zone, come conche e canali con molta neve accumulata. Per le basse temperature poi, localmente nel vecchio manto nevoso si sono formati strati caratterizzati da cristalli angolari a debole coesione.
Anche in Val Passirio zone erose con croste da rigelo si alternano a zone di accumulo eolico (13/02/2020) |
Profilo del manto nevoso del 13/02/2020 Karalm (Punta Cervina, Sarentino, 2280 m) rilievo della Stazione forestale di Sarentino |
Previsione:
Il fine settimana sarà prevalentemente soleggiato ma il cielo sarà attraversato da alcune nubi alte. Specialmente in montagna le temperature subiranno un marcato aumento con lo zero termico oltre i 3000 m. Nella notte con martedì nuova flessione delle temperature.
Il pericolo valanghe aggiornato si può conoscere dal report giornaliero.