Analisi incidenti da valanga

Analisi dei recenti incidenti da valanga


Un incidente da valanga è un evento di valanga in cui almeno una persona viene travolta dalle masse di neve, indipendentemente dalle conseguenze. In Alto Adige si registrano in media 16 incidenti da valanga a stagione. Gli incidenti da valanga senza conseguenze di rilievo vengono segnalati raramente, quindi si può presumere che il numero effettivo di incidenti sia più elevato. Le informazioni sugli incidenti in Alto Adige ed in Italia sono pubblicate sulla  
Homepage di  AINEVA.

Finora in questo inverno in Alto Adige si sono verificati 11 incidenti da valanga con cinque vittime.

Uno sguardo agli incidenti delle ultime settimane:


21.01.2023 - Sobutsch, San Martino in Badia

Un gruppo di scialpinisti che si trovava sul passo  Bronsoi osserva una valanga con coinvolgimento di persone. Tre persone stavano per scendere in un versante estremamente ripido (ca. 40°) sotto il Sobutsch a circa 2400 m di quota in direzione della Val Badia; quando la prima persona entra sul pendio esposto a nordest, una piccola valanga a lastroni si stacca nella parte alta del canale.
La persona veniva travolta dalle masse di neve, attivava l'airbag e rimaneva illesa in superficie. Non ci sono state operazioni di soccorso. La valanga era larga circa 10 m e lunga 60 m. Il giorno prima si erano registrate raffiche di vento da nord con velocità superiori a 60 km/h. Il vento ha trasportato intensamente la neve vecchia a debole coesione, formando così nuovi accumuli eolici. Il giorno dell'incidente si segnalava un problema di neve ventata a tutte le esposizioni sopra il limite del bosco e un problema di strati deboli persistenti oltre i 2200 m, con grado di pericolo 3, marcato.



Kartierte Unfalllawine (rot) unterhalb des 2486 m hohen Sobutsch.
Cartografia della valanga (in rosso) sotto il monte Sobutsch (2486 m).


25.01.2023 – Monte Elmo, Sesto

Nel primo pomeriggio uno scialpinista saliva da solo fino alla Casa sul Monte Elmo a est di Sesto per poi scendere lungo la cosiddetta “Helmleite”. Sceso di circa 200 m, una grossa valanga a lastroni si staccava sul versante esposto a ovest, orograficamente a sinistra delle tracce di discesa, e seppelliva lo scialpinista sotto 2,5 m di neve. La valanga è stata osservata dal versante opposto. Immediate partivano le operazioni di soccorso. Sfortunatamente, la persona travolta era già deceduta. La valanga era lunga circa 550 m e larga fino a 100 m, con un'altezza nella zona di distacco di oltre 50 cm.



Übersichtsbild der Unfalllawine unterhalb des Helmhauses. Links oberhalb der Lawine sind die Skispuren zu erkennen. (Foto: CNSAS Sexten, 21.01.2023)
Immagine della valanga sotto la Casa sul Monte Elmo. A sinistra sopra la valanga si notano le tracce degli sci (Foto: CNSAS Sesto, 21.01.2023)


Due giorni prima dell'incidente (23 gennaio 2023), sulle Dolomiti di Sesto e ad est di esse sono caduti dai 30 ai 50 cm di neve fresca. La neve fresca è venuta a posarsi su un manto nevoso vecchio in gran parte trasformato in cristalli angolari e in parte su croste da fusione e rigelo deboli. Il 24 gennaio 2023 si è alzato un forte vento da nordest, che ha trasportato la neve fresca. Al di sopra del limite del bosco si segnalava un problema di neve ventata in combinazione con un problema di strati deboli persistenti con grado di pericolo 3, marcato.


Eines der an der Unfalllawine aufgenommenen Schneeprofile. Das Profil wurde zwischen den zwei Lawinen im Gipfelbereich auf 2420 m aufgenommen. Eine Bruchauslösung konnte sowohl innerhalb der Triebschneeschicht sowie unterhalb einer dünnen Schmelzkruste im unteren Bereich der Schneedecke initiiert werden.
Uno dei profili della neve rilevati presso la valanga. Il profilo è stato effettuato tra le due valanghe nella zona vicina alla cima a 2420 m di quota. La frattura poteva partire sia all'interno dello strato di neve ventata che al di sotto di una sottile crosta di fusione e rigelo nella parte inferiore del manto nevoso.


26.01.2023 - Plose, Bressanone

Due scialpinisti scendono dalla Plose verso Bressanone. Una valanga si stacca su un versante esposto a sudest con una pendenza di oltre 35° trascinando una persona. Tuttavia, lo scialpinista riusciva a uscire dalla valanga. I rilievi in ​​loco hanno mostrato che lo strato debole responsabile della valanga era una brina di superficie innevata che era ricoperta da neve fresca ventata.



Anbruchzone der Unfalllawine. (Foto: Matthias Hofer, 26.01.2023)
Zona di distacco della valanga. (Foto: Matthias Hofer, 26.01.2023)


Sturzbahn der Unfalllawine vom Anbruchgebiet aus fotografiert. (Foto: Matthias Hofer, 26.01.2023)
Zona di scorrimento della valanga, fotografata dalla zona di distacco. (Foto: Matthias Hofer, 26.01.2023)


28.01.2023 – Tre Cime di Lavaredo, Dobbiaco

Partendo da Misurina, tre scialpinisti passano presso il rifugio Auronzo in direzione del Col di Mezzo e poi ancora in direzione Sasso di Landro. Nella zona della forcella delle cime di Lavaredo raggiungono una piccola forcella sul lato nord sotto le Tre Cime.

 

Geringe Schneehöhen und gut verfestigte Schneedeck im südexponierten Gelände oberhalb der Auronzohütte. (Foto und Bearbeitung: Erwin Steiner, 30.01.2023)
Innevamento scarso e manto nevoso ben consolidato sui versanti esposti a sud sopra il Rifugio Auronzo. (Foto ed elaborazione: Erwin Steiner, 30/01/2023)


Poiché la parte superiore del canalone era quasi priva di neve, gli escursionisti scendevano inizialmente con i ramponi. Sul versante sotto la Cima di Lavaredo occidentale c'era invece abbastanza neve, quindi gli scialpinisti sono poi scesi con gli sci lungo questo pendio. Nella parte inferiore del versante si è staccata una grande valanga a lastroni che ha trascinato con sé gli escursionisti. 


Nordseitig war die Schneedecke stark kantig aufgebaut und wurde vom Schnee, der Anfang der Woche gefallen war, überlagert. (Foto und Bearbeitung: Erwin Steiner, 30.01.2023)
Sui versanti a nord il manto nevoso era fortemente trasformato in cristalli angolari; su questa base si è poi depositata la neve caduta all'inizio della settimana. (Foto ed elaborazione: Erwin Steiner, 30.01.2023)

Una persona era parzialmente sepolta, le altre completamente, solo una mano e uno sci spuntavano dalla neve. La persona parzialmente sepolta riusciva a liberarsi rapidamente, in breve tempo localizzava le altre due persone e le liberava. Entrambe erano sepolte a meno di 50 cm di profondità. Nonostante la presenza di massi e rocce nella direzione del movimento della valanga, tutti e tre sono rimasti illesi. Dopo che tutti erano riusciti a liberarsi dalle masse di neve, hanno chiamato i soccorsi; sono poi stati portati a valle in elicottero.


Übersichtsbild der Unfalllawine unterhalb der westlichen Zinne. (Foto und Bearbeitung: Erwin Steiner, 30.01.2023)
Immagine della valanga sotto la Cima di Lavaredo occidentale. (Foto ed elaborazione: Erwin Steiner, 30.01.2023)

I rilievi sull'incidente da valanga sono stati effettuati in occasione di un’uscita di formazione degli aspiranti guide alpine. Gli accumuli di neve ventata che si erano formati nei giorni precedenti si sono depositati su un manto di neve vecchia fortemente trasformata in cristalli angolari sui versanti in ombra. Vicino al suolo sono stati trovati cristalli a calice di dimensioni fino a 4 mm. Fratture e rumori di assestamento (wumm) hanno confermato la stratificazione sfavorevole del manto nevoso. 


Das Schneeprofil wurde im unteren Drittel auf der orographisch rechten Seite der Lawine aufgenommen. In der umliegenden Schneedecke waren Risse vorhanden, die wahrscheinlich während des Lawinenabganges entstanden sind.
Il profilo nevoso è stato effettuato nella parte inferiore del versante sull’orografica destra della valanga. Nel manto nevoso circostante si potevano osservare fratture, che probabilmente si erano formate durante il distacco della valanga.


03.02.2023 – Monte Spico, Campo Tures

Nel pomeriggio uno scialpinista saliva da solo sulla Cima del Monte Spico per poi scendere con gli sci in un canalone estremamente ripido di esposizione nordest. In discesa si è staccato un lastrone di dimensioni medie che ha travolto lo scialpinista.  Solo dopo una massiccia operazione di ricerca la persona travolta è stata trovata e recuperata verso le 22:00.  La persona è stata portata in ospedale nel reparto di rianimazione, ma purtroppo ogni aiuto è stato vano.


Umriss der Lawine einige Tage nach dem Unfall ist durch den gefallenen Schnee und Wind nur mehr schwer zu erkennen. (Foto: Lawinenwarndienst, 05.02.2023)
Il contorno della valanga è difficilmente riconoscibile a causa delle nevicate e del vento registrato in quei giorni. (Foto: Servizio prevenzione valanghe, 05.02.2023)


Il giorno prima dell'incidente nella zona sono caduti fino a 30 cm di neve fresca. Nel corso della giornata il vento da nord aumentava di intensità, diventando in parte forte, sulle creste addirittura tempestoso. Neve fresca e accumuli eolici si sono depositati su un manto nevoso preesistente sfavorevole. Il giorno dell'incidente si è segnalava un problema tipico valanghivo di neve fresca  e di strati deboli persistenti sopra il limite del bosco con grado di pericolo 3, marcato.


04.02.2023 – Passo di Limo, Marebbe 

Due scialpiniste salivano sul Sas dai Bec (2562 m) quando venivano travolte da una valanga a lastroni. Una persona si trovava sul bordo della valanga e veniva trascinata solo per pochi metri, mentre l'altra veniva travolta e completamente sepolta. Insieme ad un gruppo di scialpinisti che ha visto quanto stava accadendo, la persona sepolta è stata estratta dalla massa nevosa ed è stata effettuata la chiamata di emergenza. La scialpinista era stata sepolta a circa due metri di profondità. Inutili i tentativi di rianimazione. A causa del vento tempestoso da nord, l'elicottero non ha potuto volare direttamente sul luogo dell'incidente. I soccorritori ed il medico di emergenza hanno raggiunto la valanga con motoslitte e a piedi.


Stürmische Verhältnisse erschwerten die Rettung. In der Höhe wurden Windgeschwindigkeiten von über 100 km/h registriert. (Foto: CNSAS St.Vigil Enneberg, 04.02.2023)
Le condizioni del tempo hanno reso l’intervento di soccorso molto difficoltoso. In quota il vento ha fatto registrare velocità di oltre 100 km/h. (Foto: CNSAS Marebbe, 04.02.2023)


Fotos der Unfalllawine zeigen den bis zu 1 m mächtigen Anbruch der Lawine. Grate und Kammlagen sind komplett abgeblasen. Triebschnee wurde somit in Rinnen und Mulden bzw. kammfern abgelagert. (Foto: Dapoz Günther, 05.02.2023)
Foto della valanga: si nota uno spessore di oltre 1 metro nella zona di distacco. Creste e crinali sono completamente spazzati dal vento, la neve si è depositata in canaloni ed avvallamenti e lontano dalle creste formando notevoli accumuli eolici. (Foto: Dapoz Günther, 05.02.2023)

La valanga era larga circa 50 m e lunga 70 m, lo spessore del distacco arrivava fino ad un metro. Profili della neve e simulazioni del manto nevoso di questa zona hanno mostrato che il manto nevoso era in gran parte formato da cristalli angolari già prima delle deboli nevicate del 03.02.2023. Con il vento tempestoso, la neve vecchia a debole coesione è stata trasportata intensamente e depositata in canaloni ed avvallamenti e dietro i cambi di pendenza del terreno. 


Kartierte Unfalllawine (rot) am Limojoch.
Cartografia della valanga sul Passo Limo (in rosso).

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