Incidenti di valanga lo scorso fine settimana - tempo variabile porta condizioni variabili della neve
Sguardo alla settimana passata
A causa delle
temperature miti, dell'elevata umidità e dell'irraggiamento diffuso del fine
settimana scorso, il manto nevoso era completamente inumidito fino a quote
elevate. Con l'aumentare del contenuto d'acqua, l'acqua penetra sempre più in
profondità nel manto nevoso e si raccoglie al limite tra differenti strati. Lì
questa quantità d'acqua localmente elevata può portare a una perdita di
stabilità e, infine, al distacco di una valanga. Particolarmente interessati da
questa situazione sono stati i pendii inumiditi per la prima volta ed i pendii
con una stratificazione già debole del manto nevoso. Qui si sono verificate
diverse valanghe spontanee.
“Grossklausetal”, Valle Aurina - 25.03.2023
Una scialpinista stava salendo lungo la valle “Grossklausen” in Valle Aurina in direzione “Breitrast”, quando a circa 2000 m. di quota veniva travolta da una valanga a lastroni bagnata e trascinata per circa 180 m La vittima veniva parzialmente sepolta, solo un braccio e la testa sporgevano dalle masse di neve. Sebbene non sia riuscita a liberarsi, riusciva a effettuare una chiamata di emergenza e veniva salvata riportando solo lievi ferite.
Nella notte tra venerdì 24 e sabato 25.03. aveva piovuto fino a circa 2000 m di quota, il manto nevoso risultava completamente bagnato fino agli strati più profondi. L'ulteriore apporto di acqua ha portato a una perdita di stabilità e al distacco della valanga; il distacco si è verificato circa alla quota del limite della pioggia. Aveva un'altezza al distacco di circa 40 cm, una larghezza di 15-20 m ed una lunghezza di circa 300 m.
Con questi, il numero di incidenti da valanga in Alto Adige in questa stagione è salito a 18, con un totale di 7 morti
Domenica sera, 26.03.2023, un fronte freddo da nord-ovest ha raggiunto l'Alto Adige. Con l’abbassamento delle temperature, il manto nevoso bagnato si è gelato e stabilizzato. Il pericolo di valanghe bagnate è diminuito rapidamente con l'abbassarsi della temperatura.
Prospettiva
La corrente occidentale permane. Giovedì lo zero termico salirà a quasi 3000 m a sud, a nord sarà un po’ più basso. Deboli rovesci di pioggia e neve sono sempre possibili. Il manto nevoso al di sotto dei 2200-2400 viene così inumidito, temporaneamente aumenta la probabilità di distacco di valanghe di neve bagnata. Venerdì una perturbazione porta nevicate diffuse e le temperature calano. Il vento soffia forte da sudovest. Il pericolo di valanghe bagnate diminuisce man mano che le temperature si abbassano, mentre il pericolo di valanghe asciutte aumenta nelle zone maggiormente interessate dalle precipitazioni.
Il fine settimana sarà variabile, transiteranno piccoli sistemi frontali. Le temperature scenderanno lentamente e localmente potranno verificarsi delle nevicate. il pericolo valanghe cambia poco. Gli accumuli (vecchi e nuovi) di neve ventata rappresentano il pericolo principale.
Zona di accumulo della valanga nella valle “Grossklausen”. (Foto: Soccorso BRD, Valle Aurina, Robert Tasser, 25.03,2023) |
Nella notte tra venerdì 24 e sabato 25.03. aveva piovuto fino a circa 2000 m di quota, il manto nevoso risultava completamente bagnato fino agli strati più profondi. L'ulteriore apporto di acqua ha portato a una perdita di stabilità e al distacco della valanga; il distacco si è verificato circa alla quota del limite della pioggia. Aveva un'altezza al distacco di circa 40 cm, una larghezza di 15-20 m ed una lunghezza di circa 300 m.
Zona di distacco della valanga a lastroni nella valle “Grossklausen”. Il distacco si è verificato negli strati indeboliti dalla pioggia. (Foto:Soccorso BRD, Valle Aurina, Robert Tasser, 25.03.2023) |
Malga Melago, Curon Venosta - 25.03.2023
Un gruppo di quattro scialpinisti stava salendo sul bordo di una morena dietro la Malga Melago. Si erano già tolti gli sci perché la morena era parzialmente priva di neve, quando uno scialpinista veniva travolto e trascinato da una valanga di neve bagnata a debole coesione. Sebbene lo scialpinista sia rimasto in superficie, ha riportato ferite ed è stato portato in ospedale.
Anche in Vallelunga è piovuto nella notte tra venerdì 24 e sabato 25.03., il manto nevoso risultava perciò indebolito
“Rotberg”, Valle di rio Torbo, Valle Aurina - 25.03.2023
Sabato gli ospiti di una pensione non erano rientrati da un'escursione, il proprietario allertava quindi domenica mattina il soccorso alpino. Dopo un’ampia ricerca, gli escursionisti venivano ritrovati senza vita in un canalone nella Valle di Rio Torbo, sotto il Rotberg. Erano stati travolti e uccisi da una valanga di neve bagnata a debole coesione il giorno prima, presumibilmente mentre attraversavano il canalone.
Valanga di neve bagnata a debole coesione sulla morena dietro la malga Melago in Vallelunga. (Foto: CNSAS Melago, Armin Plangger, 25.03.2023) |
Zona di accumulo della valanga di neve a debole coesione dietro Malga Melago in Vallelunga (Foto: Weihtaler Egon, 25.03.2023) |
Anche in Vallelunga è piovuto nella notte tra venerdì 24 e sabato 25.03., il manto nevoso risultava perciò indebolito
“Rotberg”, Valle di rio Torbo, Valle Aurina - 25.03.2023
Sabato gli ospiti di una pensione non erano rientrati da un'escursione, il proprietario allertava quindi domenica mattina il soccorso alpino. Dopo un’ampia ricerca, gli escursionisti venivano ritrovati senza vita in un canalone nella Valle di Rio Torbo, sotto il Rotberg. Erano stati travolti e uccisi da una valanga di neve bagnata a debole coesione il giorno prima, presumibilmente mentre attraversavano il canalone.
Il manto nevoso era stato indebolito dalla pioggia, dalle temperature miti e dall'elevata umidità; a circa 2000 m si è così staccata una valanga spontanea di neve a debole coesione. La valanga era larga solo pochi metri, ma lunga più di 300 m e ha raggiunto il fondovalle.
Con questi, il numero di incidenti da valanga in Alto Adige in questa stagione è salito a 18, con un totale di 7 morti
Domenica sera, 26.03.2023, un fronte freddo da nord-ovest ha raggiunto l'Alto Adige. Con l’abbassamento delle temperature, il manto nevoso bagnato si è gelato e stabilizzato. Il pericolo di valanghe bagnate è diminuito rapidamente con l'abbassarsi della temperatura.
Il fronte freddo ha portato localmente neve fresca, soprattutto nel nordest del territorio e lungo la cresta di confine.
Oltre al raffreddamento, il fronte freddo ha portato condizioni ventose non solo in montagna ma anche in fondovalle. Molte delle nostre stazioni hanno registrato raffiche di vento di oltre 80 km/h. Di conseguenza la neve fresca è stata facilmente trasportata dal vento: nelle zone con molta neve fresca si sono formati numerosi accumuli eolici, anche di grosse dimensioni. Questi erano fragili e facilmente distaccabili. Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni di rumori di assestamento (whum) e di fratture nel manto nevoso; inoltre i distacchi tramite esplosivo sono andati a buon fine.
Mercoledì ha nevicato su gran parte del territorio. Nel corso della giornata le precipitazioni si sono limitate alla cresta di confine. Le temperature sono aumentate sensibilmente nel corso della giornata, cosa che ha inumidito il manto nevoso. Su alcuni pendii si sono verificate piccole valanghe di neve bagnata, per lo più superficiali. Nel frattempo, gli accumuli eolici si sono stabilizzati, soprattutto sui pendii soleggiati, grazie alle condizioni miti. Sui pendii in ombra e in alta quota, tuttavia, gli accumuli rimangono instabili, il pericolo lì diminuisce solo lentamente.
Dorsali spazzate dal vento nelle Dolomiti di Braies. Qui si è registrata poca neve. (Foto: Armin Rofner, 28.03.2023) |
Martedì hanno prevalso condizioni ventose e fredde. Localmente si poteva trovare buona neve a debole coesione, come qui in Valle di Roja . (Foto: Robert Welscher, 28.03.2023) |
Mercoledì ha nevicato su gran parte del territorio. Nel corso della giornata le precipitazioni si sono limitate alla cresta di confine. Le temperature sono aumentate sensibilmente nel corso della giornata, cosa che ha inumidito il manto nevoso. Su alcuni pendii si sono verificate piccole valanghe di neve bagnata, per lo più superficiali. Nel frattempo, gli accumuli eolici si sono stabilizzati, soprattutto sui pendii soleggiati, grazie alle condizioni miti. Sui pendii in ombra e in alta quota, tuttavia, gli accumuli rimangono instabili, il pericolo lì diminuisce solo lentamente.
Prospettiva
La corrente occidentale permane. Giovedì lo zero termico salirà a quasi 3000 m a sud, a nord sarà un po’ più basso. Deboli rovesci di pioggia e neve sono sempre possibili. Il manto nevoso al di sotto dei 2200-2400 viene così inumidito, temporaneamente aumenta la probabilità di distacco di valanghe di neve bagnata. Venerdì una perturbazione porta nevicate diffuse e le temperature calano. Il vento soffia forte da sudovest. Il pericolo di valanghe bagnate diminuisce man mano che le temperature si abbassano, mentre il pericolo di valanghe asciutte aumenta nelle zone maggiormente interessate dalle precipitazioni.
Il fine settimana sarà variabile, transiteranno piccoli sistemi frontali. Le temperature scenderanno lentamente e localmente potranno verificarsi delle nevicate. il pericolo valanghe cambia poco. Gli accumuli (vecchi e nuovi) di neve ventata rappresentano il pericolo principale.